Regione Puglia, Sanitaservice: un passo di lato e dieci indietro

Bari -

Da tempo, nonostante le rassicurazioni, assistiamo ad attacchi contro le Società in House della Regione Puglia ed in particolare sul lavoro delle Sanitaservice delle AA.SS.LL.

Ciò avviene nonostante a 13 anni di distanza dalla nascita delle Sanitaservice ed a un anno dall'internalizzazione del servizio 118 il bilancio economico e sociale è più che positivo.

Eppure dopo il “blocco” delle assunzioni sancito dalla Giunte regionale ed il “premio covid” che sempre più diventa una chimera… arriva la cilliegina sulla torta.

L’ennesimo attacco alle Sanitaservice che rappresentano un percorso virtuoso che da anni ha dato certezze alle Lavoratrici e Lavoratori pugliesi e che dà un servizio alla collettività tutta, arriva dall’ultima Delibera lasciataci in regalo dall’Assessore Palese.

Nel suo ultimo giorno da Assessore alla Salute, il Dott. Palese ci regala l’ennesima Delibera (che arriva in Giunta senza neanche una informativa alle parti sociali) dove si “intima” ai Direttori Generali delle ASL di verificare un fantomatico “buco nero” delle Sanitaservice in particolare sui servizi di Pulizia e Ausiliariato, Cup e Servizio Emergenza 118 (praticamente tutti i servizi delle Società in House). E se non basta anche l’obbligo di effettuare i Concorsi nelle prossime eventuali internalizzazioni.

Questi signori dovrebbero sapere che le pubbliche amministrazioni che decidono di procedere all’affidamento di servizi pubblici ad una società in house, che subentra ad un operatore privato “individuato con precedente procedura a pubblica evidenza”, hanno l’obbligo di rispettare la cosi detta “clausola sociale” (che promuove la stabilità occupazionale del personale già impiegato), attraverso la “semplice” evidenza pubblica delle assunzioni. D’altra parte, l’art. 50 del Codice dei contratti pubblici (D.Lgs. 50/2016) prevede il rispetto degli obblighi contenuti nel Contratto Collettivo di categoria. Aggiungiamo a questo il “REGOLAMENTO REGIONALE 27 novembre 2009, n. 31 “L.R. n. 28/2006 -Disciplina in materia di contrasto al lavoro non regolare” che impone la clausola sociale per la Regione Puglia.

Così come dovrebbero sapere che ai lavoratori, prima dell'assunzione, viene chiesto di esibire la documentazione del casellario giudiziario e dei carichi pendenti.

Noi non intendiamo assistere, in silenzio, all’ennesimo attacco

ai Lavoratori delle Sanitaservice.

Chiediamo maggiori diritti, tutele e garanzie per un comparto che viene continuamente discriminato e lasciato allo sbaraglio ma soprattutto chiediamo che questo continuo attacco alle Sanitaservice per agevolare il privato e le forme di sfruttamento che ne consegue, termini definitivamente.

È essenziale che la Regione Puglia dia risposte chiare ed inequivocabili ai lavoratori rimasti fuori dalla stabilizzazione e proceda con l'assunzione degli stessi, visto che alcune sanità service (soffrono) la carenza di Personale e le cui assunzioni sono già previste.

Noi dell’USB non vogliamo sottrarci al confronto e chiediamo oramai da diversi mesi un “tavolo” regionale sulle Sanitaservice che verifichi bilanci e programmi le internalizzazioni, un tavolo a cui si sottrae da troppo tempo la Regione.

Indietro non si torna ed il Presidente Emiliano chiarisca da che parte sta.